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| Titolo: Fallout 3 per Xbox 360 Dom Dic 27, 2009 4:54 pm | |
| Sviluppatore: Bethesda Game Studios Editore: Bethesda Softworks Genere: RPG Data rilascio: 31/10/2008 1 giocatore Dolby 5.1 Surround Download dal Marketplace Caratteristiche: - Spoiler:
Uno dei momenti più importanti della vita di ogni ragazzo, è quello in cui si deve abbandonare la casa paterna per affrontare con le proprie forze il mondo esterno. Situazione ancor più problematica si pone invece davanti al protagonista di Fallout 3, ultima fatica del team Bethesda, basata sull'acquisita proprietà intellettuale di una delle saghe più osannate della storia dei videogame. Il nostro eroe si trova infatti nel Vault 101, uno dei bunker sotterranei costruiti nel 2077 per rifugiare la popolazione americana durante la terribile guerra nucleare, causa del collasso mondiale. Ci troviamo ormai nel 2277, indossando i panni di un qualsiasi ragazzo del Vault, la cui realtà è ormai rinchiusa in ciò che si presenta come una confortevole prigione d'acciaio, dove ogni bisogno degli abitanti è soddisfatto in quella che si presenta come una caricatura della vita conosciuta dalle generazioni passate. Lavoro, tempo libero, studio, amori, tutto è regolato dalla ferrea disciplina studiata dei vertici della Vault-Tec, industria para-governativa intrisa di una propaganda smaccatamente nazionalista.Nessuno però si sognerebbe di ribellarsi al sistema vigente, visto che l'alternativa alla “bambagia artificiale” è l'uscire in superficie, dove radiazioni e distruzione sono la sola compagnia di chi non ha avuto la fortuna di trovare rifugio nei Vault. I binari della nostra esistenza sembrano esserci marcati chiaramente di fronte, tra compleanni e indottrinamenti di vario genere. Quantomeno finchè il nostro debole castello di carte crolla in un sol momento, con la scoperta che nostro padre, stimato membro della comunità scientifica sopravvissuta, ha di sua spontanea volontà deciso (non senza provocare un certo trambusto) di abbandonare la sicurezza del rifugio per uscire alla luce del sole, senza nemmeno svelarci i motivi della sua scelta. Sconvolti dall'accaduto, non ci rimane che sfidare a nostra volta la sorte, affrontando tutto quello che, sino a pochi attimi prima, sembrava solo un inferno talmente estemporaneo da essere quasi irreale. Inesperti, male armati, spauriti, ma non per questo incapaci di sfidare l'ignoto per ritrovare il nostro unico legame famigliare. Questo è l'incipit di Fallout 3, ambizioso progetto nato dalla voglia della Bethesda Softworks di scrivere un nuovo capitolo dell'epopea tanto cara a tutti gli appassionati di giochi di ruolo e non. Il team di sviluppo, famoso in questi ultimi anni per il celeberrimo The Elder Scrolls IV: Oblivion, raccoglie il guanto di sfida legato al riportare in auge un brand iniziato nel 1997, portato di sovente come metro di paragone per i titoli con velleità ruolistiche. Logicamente, alla Bethesda non si è pensato a compiere un semplice restyling dei prodotti originali, ma si è puntato sulla modernizzazione basata sui propri prodotti di successo, la cui ultima incarnazione è appunto Oblivion. Saltiamo dunque da una visuale di gioco isometrica alla possibilità di scegliere tra una telecamera in prima persona ed una posta alle nostre spalle. Un uomo qualsiasi, non certo un “superman”, in un ambiente sconosciuto e inospitale, ancorato unicamente alla propria capacità di sopravvivere imparando a sfruttare al meglio ogni occasione, apprendendo dai propri errori e dalle esperienze vissute. Combattimenti, utilizzo di molte abilità, rapportarsi con tantissimi personaggi non giocanti, necessità di compiere scelte anche moralmente difficili, tutto questo è Fallout 3! Uscire in superficie è un'azione che sembra volerci annunciare quello che ci aspetterà durante la nostra avventura. Davanti a noi si para una distesa fatta di macerie e terra ormai deserta, arsa dal sole e dalle radiazioni, incessante ricordo dell'olocausto nucleare. Siamo così introdotti in quella che si può considerare come una delle filosofie dominanti del gioco, cioè quella dell'esplorazione. Il filone principale della nostra storia ci imporrebbe di fiondarci alla ricerca di informazioni sul nostro genitore ma basta muovere lo sguardo intorno a noi per capire che la carne al fuoco disponibile è decisamente tantissima.Grazie al nostro Pip-Boy 3000, un computer da polso distintivo degli abitanti del Vault, possiamo immediatamente osservare la morfologia delle zone circostanti. Il territorio rappresentato è estremamente vasto, promettendo la presenza di decine di luoghi da visitare, i quali verranno visualizzati sulla mappa solo una volta che vi avremo messo materialmente piede. Scorrendo rapidamente tutte le opzioni del nostro Pip-Boy, avremo una rapida visuale di tutte le nostre caratteristiche e degli oggetti a nostra disposizione. Intelligentemente, per la creazione del nostro personaggio, si è deciso di dedicare ad hoc alcune sezioni interne al Vault, in cui si intrecciano le basi della trama e un tutorial decisamente utile ai fini del gioco. Camminando per quel che rimane degli Stati Uniti d'America, incontreremo tutti i sopravvissuti del vecchio ordine, ognuno inserito nella sua personale lotta per la sopravvivenza. Più che metropoli e città, ci aspettano insediamenti fatti di baracche e lamiere, dove la popolazione è ormai abituata a combattere ogni giorno contro la difficoltà di procurarsi cibo e acqua non contaminati. Non mancano le bande di sbandati e sciacalli, dediti ad assaltare qualsiasi cosa si muova sotto i loro occhi. In una chiave di lettura più fantascientifica, fanno la loro comparsa anche coloro che maggiormente sono stati esposti alle radiazioni, trasformandosi in orrendi mutanti messi al bando dai residui della società, nonostante spesso, sotto l'aspetto raccapricciante, vi sia ancora l'animo di una persona qualsiasi. Il background è stato curato sin nei minimi dettagli, ricreando situazioni verosimili, in cui è possibile vedere schegge di follia dovute alla deriva della razza umana, accanto a timidi tentativi di ricreare un barlume di organizzazione e civiltà. E' da notare come sia sempre presente lo stile capace di contrassegnare gli episodi precedenti di Fallout, dove non si punta a rappresentare il futuro di una società simile alla nostra, ma a pennellare un mondo dove stile e moda sono rimasti ancorati al gusto degli anni '40. Edifici, musica, suppellettili, abiti, manifesti, tutto concorre a ricreare ambientazioni dove compaiono tecnologie avanzate applicate al gusto che ancora oggi possiamo ritrovare nei romanzi di Orson Welles. La scelta si rivela ancora una volta suggestiva, mescolando ironia e gusto retrò, in un connubio capace di trasmettere lo stacco temporale che effettivamente potremmo ad oggi immaginare di vedere, osservando la terra tra 300 anni. Durante lo svolgimento del gioco, saremo impegnati a risolvere le varie missioni che ci verranno proposte di volta in volta che parleremo con i sopravvissuti, il tutto a margine della missione principale, che rimarrà appunto basata sulla fuga di nostro padre. Rapportarci con i personaggi non giocanti, sarà un punto decisamente importante della nostra esperienza ludica. Durante le sessioni di dialogo avremo a disposizione una gamma più o meno vasta di risposte possibili, che ci permetteranno di mostrarci amichevoli o persino offensivi verso il nostro interlocutore. Logicamente, in base a come ci comporteremo, saremo trattati più o meno educatamente, cosa che si rifletterà sulla possibilità di ottenere informazioni o aiuti con la gentilezza o con le minacce. In base alle nostre skill, potremmo persino avere accesso ad alcune frasi che ci permetteranno di convincere chi ci si parerà davanti riguardo a svariati argomenti. Utilizzare queste “forzature” sarà un'opzione da vagliare singolarmente visto che, qualora il nostro tentativo fallisse, potremmo precluderci definitivamente i rapporti con il personaggio in questione. Tecnicamente, negli studi della Bethesda, si è logicamente deciso di basare il proprio lavoro su quanto già realizzato per The Elder Scrolls IV: Oblivion, mettendone comunque in atto un certo miglioramento. L'impatto visivo è di grande valore, offrendo ambientazioni molto curate e vaste, in cui si muovono modelli poligonali di ottima fattura (soprattutto per quanto riguarda le figure di maggior spicco). Il motore grafico muove moltissimi elementi, mostrando solo sporadicamente alcune incertezze, che vanno ad aggiungersi ad alcune texture sotto tono e ad un pacchetto di animazioni non troppo fluide per il protagonista, in quel che è la visuale in terza persona. Ci sentiamo comunque di sottolineare come questi difetti siano da considerarsi una parte secondaria rispetto all'enorme impegno profuso per portare sullo schermo la devastazione dell'anno 2277, resa con ottima dovizia di particolari, nonostante qualche elemento faccia apparizione qualche volta di troppo. Allo stesso modo è apprezzabile il sonoro, basato su musiche d'atmosfera e un'ampia varietà di voci ed effetti, create ad arte per immedesimare maggiormente l'utente in quel che deve essere un universo spesso semi-disabitato. In alcuni punti della mappa, saremo poi in grado di captare le onde delle poche stazioni radio ancora funzionanti, anch'esse riprodotte seguendo il già citato stile anni '40. Per quanto riguarda la longevità, ci teniamo a sottolineare che, l'anima di Fallout 3, è principalmente affine al giocatore alla ricerca di un'esperienza non frettolosa, ma incline all'esplorazione e alla sete di scoperta. Indossare i paraocchi e dirigersi dritti verso i luoghi della quest principale, significa voltare le spalle ad un mondo ricco di vita e brulicante di fatti da sviscerare. Intorno a noi si muovono persone con la propria storia da raccontare, i quali non si limiteranno a fornirci informazioni, ma vivranno le proprie vite, come potremo osservare guardandoli durante i vari momenti della giornata. Come se non bastasse, mantenendo un diverso approccio, potremo sbloccare nuovi eventi, anche in base alla diversa impostazione delle nostre skill. Sono poi disponibili diversi finali, dando al titolo in esame la valenza di un prodotto capace di non esaurirsi una volta portato a termine, ma di donare nuovi stimoli per ricominciarlo da capo e scoprirne nuove sfaccettature. Possiamo senza dubbio dire che Fallout 3 è un titolo come pochi se ne vedono, capace di appassionare e divertire grazie alle proprie peculiarità, al di là dell'altisonante nome che porta e che comunque per la terza volta, si inserisce nella lista del videogame di qualità. -tratto da gamesurf-
Nome File: XBOX360-Fallout.3.PAL.Multi5-BLUWORLD Link Rapidshare: CODICE [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Link Megaupload: CODICE [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Password: CODICE rapidscene.altervista.org | |
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